Arte e Poesia

Collezione Privata

All’interno dello studio trova collocazione una collezione privata di quadri dell’artista Vladimiro Di Massa. La collezione fu commissionata nel 2008 direttamente dallo Studio Sarto Sieni indicando all’artista solo la tematica principale di cui trattare.

Questa collezione è nata dalla volontà di focalizzare quante e quanto diverse sono le sfaccettature del lavoro di uno Studio Commerciale che, sulla carta, può apparire anche monotono ripetitivo. L’idea di raccontare lo Studio attraverso un percorso artistico nasce dalla consapevolezza che anche tra i freddi numeri di una contabilità o le asettiche parole di contratto ci sia sempre un guizzo di fantasia e genialità, come in un quadro che nel guardarlo superficialmente può apparire solo come un’accozzaglia di colori e oggetti, ma che, con un’osservazione attenta, si scopre essere pieno di ricerca, cura del particolare, significato intrinseco ed efficacia visiva. I quadri esposti, così, altro non sono che un’espressione delle esperienze di una vita professionale maturata e sviluppatasi anche grazie al rapporto ed alla fiducia che la clientela ha sempre dimostrato negli anni.

dott. Tommaso Sarto

Quando Tommaso mi ha commissionato questi lavori ho avuto qualche perplessità. La principale era legata alla possibilità di riuscire a trasportare sui miei quadri i valori professionali di uno studio commerciale nel quale, apparentemente, si svolge un’attività molto lontana dal mondo dell’art. Ciò che alla fine mi ha convinto a superare questi dubbi e ad accettare quest’incarico è stato, oltre all’amicizia con Tommaso, la profonda stima che provo per le persone che animano lo studio ed in particolare per Gianni.
In questi miei lavori, quali espressioni della corrente artistica dell’Arte Informale cui mi sento legato, il quadro è considerato una superficie “reale” e non più “virtuale”, uno spazio, cioè, dove trascendere la propria sensibilità ed immaginazione. In questo spazio ho ricollocato ed assemblato visivamente un vissuto dello Studio, esaltando e caratterizzando un personaggio oppure un evento e le peculiarità del lavoro che vi si svolge ed i relativi strumenti.
La pittura diventa in questo modo testimonianza di un trascorso, registrazione di un momento di vita, quasi biografica o “testimonianza professionale” determinata dal tempo e dagli avvenimenti.
La ricerca si è basata sull’analisi cromatica della materia/colore e degli oggetti che facevano e fanno parte di questo luogo e dell’attività che in esso si svolge.
Trattasi, quindi, di “concetti” e “contenuti” di un percorso che non è solo mio, ma anche di chi li osserva perché oggettivamente ne diventa protagonista attraverso le proprie sensazioni, i propri ricordi e le esperienze della propria vita.
“Concetto” è da intendersi nel suo significato primario, cioè di rappresentazione mentale, idea, concepimento di un pensiero, attività e capacità intellettuale e culturale.
“Contenuto”, del pari, è tutto ciò che costituisce “l’essenza” di questi lavori, l’esperienza di chi ha vissuto questo studio nella sua trasformazione attraverso il tempo.
L’Arte, in generale, è materia e spirito, essere più che apparire, sequenza vitale, esplosione subitanea, libero slancio alla vita, dolore e gioia. L’arte deve, in quale modo, andare oltre e ciò che vediamo e riconosciamo poiché ritengo molto più importante quello che non si vede e che siamo in grado di percepire attraverso l’intuito ed i sentimenti.
Ecco, pertanto, il percorso e la scelta di questi lavori: far vedere alcuni oggetti per favorire il ricordo di altri e delle esperienze di ognuno di noi in una sorta di dialogo mentale tra l’osservatore ed i contenuti del quadro, lasciando comunque spazio ad una libera e soggettiva interpretazione.
François Treuffaut diceva, riferendosi all’arte, che “non bisogna fare niente che sia decorazione, ma creare sempre qualcosa che provochi un’emozione”.Questo è stato il mio intento: provare a provocare una semplice emozione.

Vladimiro Di Massa


Poesia

Marusca Capanni

Marusca Capanni è nata a Sovicille (SI) e vive e Firenze.
Terminati gli studi è stata assunta dalla Banca Toscana S.p.A. (oggi Monte dei Paschi Spa) presso la quale ha lavorato fino al 2009.
Per hobby ha frequentato vari istituti di poesia acquisendo una forte passione in materia, iniziando a scrivere con grandi soddisfazioni.
Ha pubblicato nel 2005 una raccolta di poesie “I Paesaggi dell’Anima” edito da “L’Autore Libri Firenze”.
Ha partecipato a numerosi concorsi, ottenendo numerosi premi e riconoscimenti fra i quali:

2° premio concorso nazionale “2000 e oltre” per la poesia “Silenzio” Viareggio (2002), 1° premio concorso nazionale “La Campagna Toscana” per la poesia “Padre” Tavarnelle V.P. (2005), Premio Speciale concorso nazionale “Renato Calvani” con la poesia “Mamma” Firenze (2005), 3° premio concorso nazionale “La Campagna Toscana” per la poesia “Mamma” Tavarnelle V.P. (2006), 10° premio concorso nazionale “Guglielmo Chiandelli” per la poesia “L’Attesa” Rignano (2006), 6° ed 8° premio concorso nazionale “Loretta Chiesi” per le poesie “L’Attesa” e “Sei” Firenze (2006), 5° premio concorso nazionale “Alessio Niceforo” Firenze (2008), 2° premio concorso nazionale “Renato Calvani”, Firenze (2008), Segnalazione d’Onore concorso nazionale “Mario Gori” per la Poesia “L’Attesa” Impruneta (Fi) (2009),Segnalazione di merito concorso “Giovanna De Martini” per la poesia “Mamma” Genova (2010), 1° premio fra i Poeti Toscani al concorso “Mario Gori” per la poesia “Miraggio d’Arno” Impruneta (Fi) (2011), 2° premio concorso “Viareggio Carnevale” per la poesia “Spiagge” Viareggio (2011).

Lo Studio in Poesia

Il ticchettio della vecchia Olivetti si spande
riempie la piccola stanza, rimbalza,
veloce risponde ma qualche volta
s’inceppa la malandata Signora.
Mani operose quasi l’accarezzano
sui tasti consunti indugiano mentre
fiero lo sguardo si alza, vaga
arriva lontano, varca i muri di allora.
I giorni passavano con orgoglio e tenacia …
Di nuova vita e fermento risuonano
oggi le stanze mentre valore e audacia
segnano la via.
Volti nuovi appaiono su lucide scrivanie,
riflettono sugli schermi giganti
dei sapienti computer.
Padri e figli assieme, brune e argentee chiome
si confondono, in nuovi progetti,
giovane e antica saggezza
nello Studio si fondono
e la vecchia Olivetti e′ la,
dall′’alto del suo piedistallo ricorda, sorride, forse ancora dirige.


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